Marco Bianchi è nato a Milano nel 1962. Dopo essersi laureato in giurisprudenza, si è dedicato alla montagna e alla natura. La sua passione per l’alpinismo è iniziata da bambino, con le prime escursioni nelle Dolomiti e, dopo anni d’intensa attività sulle Alpi che lo hanno portato a scalare le principali vie classiche, nel 1991 ha effettuato la sua prima spedizione extraeuropea salendo l’Aconcagua, la vetta più alta del continente americano (6.959 metri).
Dal 1992, in soli cinque anni, ha compiuto nelle catene dell’Himalaya e del Karakorum l’ascensione di sette dei quattordici Ottomila: Manaslu, Broad Peak, Cho Oyu, Shisha Pangma, Dhaulagiri, Everest e K2, senza ausilio di ossigeno né di portatori d’alta quota. Ha realizzato tre prime italiane, una prima ripetizione attuata in stile alpino e una nuova variante di 1200 metri.
Nel 1995, dopo la scalata dell’Everest, gli sono state attribuite la Targa e la Medaglia d’argento del Premio nazionale la Torretta per lo sport. Nel 1997 è stato nominato membro del Club Alpino Accademico Italiano e, nel 1999, gli è stata conferita la Benemerenza civica del Comune di Milano (Ambrogino d’Oro).
Dal 1993 ha tenuto in tutta Italia numerose conferenze con proiezione di diapositive riguardanti il mondo degli Ottomila e la catena dell’Himalaya. Come fotografo professionista, dal 1996 ha realizzato per numerosi periodici servizi fotografici sulla montagna, la natura, i viaggi e il mondo animale.
Nel 1998 ha pubblicato per la casa editrice Vivalda il suo primo libro, Montagne con la Vetta, che narra le esperienze vissute sugli Ottomila. In seguito, per la casa editrice Mondadori, ha pubblicato quattro volumi fotografici: Omaggio alle Alpi (2001), Gli Ottomila (2002), Sulle Vette delle Alpi (2004) e Tra Cielo e Terra (2005).
Dal 2001 il suo amore per la fotografia lo ha portato ad avvicinarsi sempre più alla tecnica tradizionale in bianco e nero e, dopo un corso presso la scuola John Kaverdash di Milano, nel 2005 e nel 2008 ha seguito due workshop tenuti da John Sexton in California, uno dei più grandi fotografi contemporanei, nonché allievo e assistente di Ansel Adams.
Oggi Marco Bianchi si dedica in modo esclusivo alla fotografia in bianco e nero ai sali d’argento. Le sue fotografie sono scattate con una Linhof Master Technika 4×5″. Tutte le fasi del processo che genera le sue stampe, dallo sviluppo e dalla stampa del negativo fino al montaggio della stampa finita e alla realizzazione del passepartout, vengono eseguite personalmente nel suo laboratorio sul Lago d’Orta.